Perdo tempo, perdo tempo e io devo, vedo e vado, vado, il tempo di niente come un andare senza convinzione, un calcolo cattivo nella progressione, e figure che arrivano, si presentano, figure intraviste, cose che cominciano, la noia, la pretesa, il disinteresse, la causa delle azioni, l’indipendenza sociale, lo snervamento, il ridicolo, l’ingenuità, una dispersione, condividere i punti di vista, una grande confusione di mente, di questa io non riesco a liberarmi, il disastro malgrado il corpo: rendersene conto, andare fino in fondo o accorciare, il freddo controllato no, i tremori, e quello che si sente nella voce, senso anche che ne arriva: l’assenza di gesti, di interventi, lo snervamento, i rumori, la perdita di tempo, mancanza di volere, le attività connesse, la velocità, la mancanza di, lo snervamento, la perdita di tempo, la perdita di tempo, il mutismo, gli errori, l’accecamento, il pericolo, l’insuccesso, la stanchezza, l’assenza di soluzioni, le prove, il tempo andato, le notizie, lo snervamento, l’impassibilità, l’agitazione, andare, la vista, una spesa, il rumore, un problema, lo snervamento, il dolore, il sentimento, l’imperfezione permanente delle cose, il suo arrivo, intuisci la perfezione in faccia, prendi, solleva, leggerezza, giravolta – il rumore – certamente le immagini. Io penso alla questione della traiettoria. Io sprofondo. (Traduzione di Massimo Sannelli)